Descrizione
Negli ultimi vent’anni l’interesse per la neurologia è progressivamente aumentato grazie agli importanti risultati ottenuti in ambito clinico. Contemporaneamente, le osservazioni compiute sui pazienti cerebrolesi o affetti da disturbi neuropsicologici hanno fornito preziose informazioni sul funzionamento del sistema cognitivo, delineando così interessanti convergenze tra il lavoro di psicologi e neuropsicologi. Partendo da questa prospettiva e mettendo a frutto la sua lunga esperienza di lavoro e di ricerca in ambito clinico e in psicologia di base, Tim Shallice imposta il suo testo di neurologia secondo un’ottica dichiaratamente cognitivista, cercando di utilizzare risultati e tecniche neuropsicologiche per approfondire il discorso nell’ambito dei processi cognitivi. L’autore illustra in particolare cinque aree di ricerca – memoria a breve termine, lettura, scrittura, percezione visiva, processi input-output del linguaggio – dove le inferenze dei neuropsicologi convergono con quelle degli studi condotti su oggetti normali, quando addirittura non le anticipano. Mette poi a confronto metodologie neuropsicologiche più tradizionali (basate su un’ampia casistica e sulla localizzazione anatomica delle lesioni responsabili dell’insorgenza del deficit) e metodi ‘ultracognitivi’ (che ignorano il contributo delle neuroscienze e si basano sul caso singolo) difendendo una soluzione intermedia. Affronta infine alcuni settori di ricerca -quali l’organizzazione dei sistemi semantici, attenzione visiva, concentrazione e volontà, memoria episodica, coscienza – nei quali le teorie sulle funzioni normali sono meno sviluppate, e per i quali la neuropsicologia può fornire un importante contributo.
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